Chiara Bianchi

Il canto della fortuna

Adriano Salani Editore, 2024

Primo volume della dualogia sui Rizzoli, una parabola familiare di rivalsa sociale che attraversa il Novecento.

Angelo Rizzoli: imprenditore, tipografo, editore, produttore cinematografico, “inventore” del turismo di Ischia. Un visionario che partendo da zero, in pochi decenni costruisce un impero, vincendo pregiudizi e ambiguità, grazie al suo fiuto per gli affari e per le persone.

Fine Ottocento, Milano. Angelo Rizzoli vive nella miseria con sua madre e le due sorelle. A otto anni entra nell’orfanotrofio Martinitt dove a undici anni viene avviato al mestiere di tipografo. È un ragazzino docile, ma molto ambizioso: desidera vivere lontano dalla miseria, soprattutto dopo la morte prematura di una delle sue sorelle. Non tollera i ricchi e non gli piace stare sottopadrone, così quando conosce per caso un rappresentante di costose macchine tipografiche avvia la sua prima bottega tipografica, la “A. Rizzoli & C.”.
Poco prima di partire per la Grande Guerra sposa Anna, figlia di un tipografo, da cui ha il primogenito Andrea, Pinuccia e Giuditta. Grazie all’amicizia con Calogero Tumminelli, durante gli anni Venti, tra socialismo e fascismo, diviene editore stampando i primi periodici.  Dopo i periodici, arrivano i libri e infine il cinema. Angelo Frequenta bar e trattorie di Roma dove si sofferma in lunghe conversazioni con attori, registri e produttori. Finanzia film e apre una sua società di produzione, Cineriz.
Negli anni Cinquanta, scopre le bellezze naturali di Ischia e si impegna nel rilancio turistico dell’isola costruendo uno dei più grandi centri termali d’Europa, meta privilegiata di vip e politici internazionali.  Negli anni Sessanta, l’impero di Angelo è all’apice del suo splendore: ha conquistato persino le Americhe, con la produzione di “Otto e mezzo” di Fellini e l’apertura della libreria Rizzoli a New York. Il suo fiuto per gli affari lo inducono a mettere in piedi il progetto più ambizioso: un nuovo quotidiano d’informazione a tiratura nazionale, che sia popolare e leggibile da tutti. Angelo non si dimentica mai degli ultimi e si dedica a opere di bene: costruisce ospedali, finanzia orfanotrofi e scuole di arte grafica. Muore con il sogno del quotidiano irrealizzato e la certezza che le scelte dei suoi familiari dilapideranno il suo impero, tra intrighi e bugie.

Il secondo volume della saga, infatti, vedrà la parabola discendete dei Rizzoli con il figlio Andrea e il nipote protagonisti, lo scellerato acquisto del Corriere della Sera, la P2, il gioco d’azzardo, le dame nere e la fine del sogno.

Chiara Bianchi lavora come editor freelance. Vive a Berlino dove ha ideato, e modera, il gruppo di lettura in italiano (Liber Liber Berlin). Suoi contributi su CrunchEd, Sololibri, Yanez, Rivista Cattedrale, Minima&Moralia.

Pagine: 480

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