Diritti audiovisivi

Tante storie da raccontare e immaginare

Una penna che

conquista anche il cinema

Dallo straordinario romanzo di André Aciman, pubblicato in Italia da Guanda, il film di Luca Guadagnino, Premio Oscar 2018, interpretato da Timothée Chalamet e Armie Hammer.

Cover story

Cover story

Rokia

Guilty. Drunk in Love

Dopo il grande successo di The Truth Untold (oltre 120.000 copie vendute), un romantasy su un amore maledetto sospeso tra due mondi.

Arthur è un principe disposto a tutto pur di salvare il suo regno in pericolo, tranne che rinunciare a Lavinia, la donna che ama.


Lavinia vive da sola in una casa in rovina, e ormai giunta allo stremo delle forze, un giorno decide di farla finita lanciandosi da un ponte. A salvarla è Arthur, un giovane dai riccoli d’oro che sembra non avere un’identità né una famiglia. Così Lavinia decide di accoglierlo in casa propria. Il ragazzo in realtà è il principe di un regno in un universo parallelo. La convivenza fa nascere l’amore, ma sulla loro storia incombe una maledizione. Per Arthur è arrivato il tempo di tornare a casa e reclamare il trono che gli spetta, e non lo farà senza portare Lavinia con sé.

Rokia sin da bambina ha sempre amato inventare storie. Dal 2016 ha cominciato a raccontarle su Wattpad quasi per gioco, con lo pseudonimo di Clarine Jay, raggiungendo milioni di letture. Con Magazzini Salani ha già pubblicato The Truth Untold (2022), un bestseller da 120.000 copie, Sindrome (2023) con 50.000 copie vendute e Guilty. Drunk in Love (2024).

Titoli GeMS da portare sul piccolo e grande schermo

Dopo l’enorme successo di La portalettere, il romanzo più venduto nel 2023, Francesca Giannone torna in Salento con un romanzo storico, delicato e drammatico, di affetti e contrasti familiari.

Lorenzo e Agnese, un fratello e una sorella uniti dalla passione per la saponeria di famiglia, divisi dal destino e da una scelta che finirà per separarli e segnare per sempre il loro domani e tutta la loro vita.


Salento, fine anni ’50. Lorenzo e Agnese hanno perso tutto. Il padre ha venduto il saponificio di famiglia, un’eredità che se lui ha vissuto come una condanna, per i due fratelli ha rappresentato una ragione di vita. Ed ora, rimanere lì, come semplici operai e sotto un nuovo e arrogante padrone, è una prospettiva devastante. Lorenzo impulsivamente decide di andare via con l’obiettivo di trovare i soldi per riprendersi quello che è suo. Agnese invece decide di rimanere, non volendo abbandonare la sua casa di talco e sapone. Tra i due fratelli si apre una crepa profonda e apparentemente insanabile che li porterà su strade opposte e imprevedibili.

Dopo il grande successo di Fiore di roccia un’altra meravigliosa storia vera e dimenticata.

Ilaria Tuti – autrice da oltre 900.000 copie vendute –  riporta alla luce la straordinaria ed epica impresa delle prime donne chirurghe inglesi che aprirono un ospedale al fronte durante la Prima guerra mondiale e che curarono la mente degli uomini scioccati dalla guerra con l’arte del ricamo.

Un romanzo sull’incontro tra il mondo maschile della guerra e il mondo femminile della cura.


Londra, settembre 1914 «Le mie mani non tremano mai. Sono una chirurga, ma alle donne non è consentito operare. Men che meno a me: madre ma non moglie, sono di origine italiana e pago anche il prezzo dell’indecisione della mia terra natia in questa guerra che già miete vite su vite. Quando una notte ricevo una visita inattesa, comprendo di non rispondere soltanto a me stessa. Il destino di mia figlia, e forse delle ambizioni di tante altre donne, dipende anche da me. Flora e Louisa sono medici, e più di chiunque altro hanno il coraggio e l’immaginazione necessari per spingere il sogno di emancipazione e uguaglianza oltre ogni confine. L’invito che mi rivolgono è un sortilegio, e come tutti i sortilegi è fatto anche d’ombra. Partire con loro per aprire a Parigi il primo ospedale di guerra interamente gestito da donne è un’impresa folle e necessaria. È per me un’autentica trasformazione, ma ogni trasformazione porta con sé almeno un tradimento. Di noi stessi, di chi ci ama, di cosa siamo chiamati a essere. A Parigi, lontana dalla mia bambina, osteggiata dal senso comune, spesso respinta con diffidenza dagli stessi soldati che mi impegno a curare, guardo di nuovo le mie mani. Non tremano, ma io, dentro di me, sono vento.»

Questa è la storia dimenticata delle prime donne chirurgo, una manciata di pioniere a cui era preclusa la pratica in sala operatoria, che decisero di aprire in Francia un ospedale di guerra completamente gestito da loro. Ma è anche la storia dei soldati feriti e rimasti invalidi, che varcarono la soglia di quel mondo femminile convinti di non avere speranza e invece vi trovarono un’occasione di riabilitazione e riscatto. Ci sono vicende incredibili, rimaste nascoste nelle pieghe del tempo. Sono soprattutto storie di donne. Ilaria Tuti riporta alla luce la straordinaria ed epica impresa di due di loro.

 

Un killer efferato si ispira per i suoi delitti ai grandi capolavori dei maestri dell’Arte, da Botticelli a Caravaggio. Un’esperta d’arte, che si chiama Artemisia Gentileschi proprio come la famosa pittrice del Seicento, è costretta ad indagare.


Milano, oggi. A distanza di quattro secoli dalla sua antenata pittrice, Artemisia Gentileschi ha trentadue anni e da qualche anno dirige uno dei più apprezzati musei milanesi, il Poldi Pezzoli.  Single, indipendente e con una carriera avviata che le consente di coltivare la propria passione per l’arte, Artemisia ha una vita tranquilla, almeno sino a quando riceve alcune lettere anonime accompagnate da foto agghiaccianti. Qualcuno ha ucciso due persone e le ha utilizzate come macabri burattini per rappresentare un quadro di Botticelli, La Calunnia. E purtroppo questo è solo il primo di una serie di omicidi ispirati a opere di pittori famosi. Facendo sfoggio della propria efferatezza ma anche della propria conoscenza dell’arte, il killer ingaggia Artemisia in una macabra caccia al tesoro. E chi meglio di un’esperta d’arte può capire quale sarà la prossima mossa dell’assassino?

Lisa Laffi è laureata in Conservazione dei Beni Culturali e vive a Imola dove fa l’insegnante. È autrice teatrale e di saggi di storia. Con Tre60 ha pubblicato i romanzi storici L’ultimo segreto di Botticelli (2019), La regina senza corona (2020), L’erborista di corte (2022) e La dama dei gelsomini (2023). Ha vinto il «Verbania for Women» con il racconto “La rosa del deserto” (2018).

Agata e Sara, ventiseienni, amiche inseparabili durante gli anni dell’università, si ritrovano per caso dopo essersi completamente perse di vista e intraprendono insieme il bizzarro viaggio per liberare in mare un astice, recuperando un’amicizia mai dimenticata.

Un romanzo sul passaggio all’età adulta tra rapporti delicati e viscerali tra madri e figlie, distacco, accettazione, amicizia e amore incondizionato.


Agata e Sara sono due giovani donne, due personalità irrisolte. Agata ha perso la madre da pochi anni; apparentemente ha superato il trauma, ma all’università, lei, bravissima a scuola, si è bloccata e ha finito per fare la commessa. Sara, sua compagna di università e amica inseparabile, ha rivelato in famiglia la propria omosessualità che però non è stata accettata, e ha deciso quindi di tagliare i ponti con tutti e di vivere viaggiando all’estero. Per caso si incontrano durante un brevissimo ritorno di Sara a casa, mentre Agata ha appena deciso di liberare in mare un astice ancora vivo acquistato al supermercato. Una situazione paradossale che però rappresenta per entrambe la possibilità di dare una svolta alla loro vita e riprendere un’amicizia che si era bruscamente interrotta.

Ludovica Della Bosca nasce a Monza nel 1992. Ha studiato Lettere Moderne, ha collaborato con il Giornale di Monza e ha frequentato la scuola di scrittura Belleville. Basta un pezzo di mare è il suo primo romanzo.

Usiamo i cookie.

Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Utilizzando questo sito, acconsenti agli utilizzi di cookies descritti nella nostra Cookie Policy. Prendi visione anche della nostra Privacy Policy.