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Un frammento di storia poco conosciuto e in parte dimenticato: quello delle “seminatrici di coraggio”, donne aristocratiche e borghesi che, durante la Grande Guerra, diventano il filo invisibile tra il fronte e la patria, scrivendo lettere ai soldati per sostenerli.
Un romanzo storico al femminile, ambientato in Sicilia negli anni della guerra e delle rivolte contadine, che racconta il riscatto e la lotta per il riconoscimento del ruolo delle donne.
Sicilia, 1914. Maria Roccaforte, giovane maestra, lascia il mare di Ragusa per sposare Pietro, un facoltoso proprietario terriero del borgo di Bonaventura, sui Monti Iblei. Ma il matrimonio si trasforma presto in una prigione: Pietro la esclude dagli affari della tenuta e il paese respinge il suo sogno di aprire una scuola.
Poi arriva la guerra, a sconvolgere ogni equilibrio. Pietro parte per il fronte, lasciandola sola a gestire la casa, i campi, la comunità, e le minacce sempre più pressanti degli estorsori locali.
Nel caos del conflitto, Maria scopre una nuova missione: diventa una “seminatrice di coraggio”, scrivendo lettere ai soldati, tra cui Marcello Elia, con cui nasce un amore epistolare che le dà forza.
Nel frattempo, stringe un profondo legame con Bianca, giovane portatrice carnica, rimasta incinta dopo una violenza subita. Ma quando la guerra finisce, la battaglia delle donne continua: Maria si unisce alle rivolte delle contadine siciliane, soffocate con la violenza e la censura. Il 4 novembre 1918 la guerra è finita. Pochi mesi dopo, Maria incrocia gli occhi di colui che ha conosciuto solo attraverso le parole, e ora può incontrare per davvero. Marcello le viene incontro e i due, senza dirsi nulla, si riconoscono.
Antonella Giuffrè è nata a La Spezia, ma vive sulla costa ionica della Sicilia. Appassionata di Storia, si dedica alla scrittura a tempo pieno. Nel tempo libero ama riordinare i libri della sua sconfinata biblioteca e cura le rose del suo giardino. Ha frequentato il Master in Tecniche della Narrazione alla Scuola Holden di Torino.
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