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Una storia indimenticabile tutta al femminile, sulla vita di tre donne, che mette in luce l’ambivalenza dei legami familiari e dimostra la capacità delle donne stesse di ferirsi e insieme aiutarsi l’un l’altra.
Se la disobbedienza è un fattore ereditario, Sveva è certa di non averlo preso da sua madre. Sarah ha puntato tutto sulla bellezza, sull’apparire, sul conquistarsi un ruolo nella società, e non ha mai avuto troppe attenzioni per sua figlia, né lei a dire il vero le ha reclamate. E così fin da piccola Sveva ha preferito seguire le orme della zia Alma, l’irregolare di famiglia, la ribelle a cui non è mai andato bene niente, e che si dice abbia poteri da sensitiva – oltre a due occhi di colore diverso, uno verde, uno azzurro che completano il personaggio. In lei la nipote trova un’amica e una complice, qualcuno da cui imparare – perché no? – anche gli sbagli. Il loro legame racconta benissimo come l’essere figli riguarda più chi è in grado di rendersi cura di Sveva, al di là del grembo che la custodita prima di consegnarla al mondo. Ma quando Alma resta incinta, il fragile e complicato equilibrio famigliare rischia di rompersi. Per tutte loro sembra arrivato il tempo di rimettere ordine dentro sé stesse o, forse, di accettare che la vita è destinata a restare eternamente inesatta e che le persone importanti ti piovono addosso senza preavviso. E soprattutto che l’amore guarisce ogni cosa, al di là del bene, al di là del male.
L’esordio narrativo di una delle giornaliste più apprezzate del panorama letterario e culturale italiano.
“Una sorta di Casa degli spiriti soave e feroce.” Chiara Gamberale, Sette
“Con le sue parole esperte e piene di tutto, Carola Caruli ti accompagna su quella giostra fantastica chiamata vita.” Giuliano Sangiorgi
“Una “storia di donne” calda, coinvolgente, ricca di sfumature psicologiche”. DiPiù
“La Carulli scrive obbedendo a un precetto che in America si spendeva per i grandi registi: rendersi invisibile. Nel senso che la sua lingua si piega totalmente al servizio della storia che intende raccontare, senza mai prendere la pagina come un luogo in cui riflettere il proprio narcisismo di scrittrice.” Daniele Mencarelli – Il Foglio
Giornalista, si occupa di cultura da molti anni. È conduttrice del Tg2, cura le rubriche Achab e Tg2 Weekend dedicate alla lettura. Segue come inviata i più grandi eventi musicali, letterari e cinematografici. È autrice di diversi documentari.
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