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Sui Monti Sibillini, dove leggenda e realtà si confondono, il ritrovamento di un cadavere sconvolge la quiete del Parco Nazionale: una biologa francese viene trovata nella tana di un branco di lupi. L’assassino ha sostituito il suo cuore con quello di una lupa in un macabro rituale. Ad indagare è Alma Rovere, nuovo capitano dei Carabinieri di Visso, una donna tanto straordinaria quanto tormentata: grazie a una rara condizione neurologica, le sue sinapsi silenti le conferiscono sensi amplificati e una memoria perfetta – un dono che è anche una maledizione.
Monti Sibillini, 2016. Il biologo del Parco Folco Mancini scopre in una tana di lupi il cadavere di una giovane zoologa francese, scomparsa mesi prima. Sul corpo, oltre a un profondo taglio sul costato, c’è qualcosa di inquietante: nel petto è stato inserito un cuore di lupo.
Il caso viene assegnato al capitano dei Carabinieri Alma Rovere. Trentasei anni, genovese, Alma ha scelto di prestare servizio a Visso, nelle Marche, per una ragione personale: la speranza di ritrovare il fratello Cesare, latitante tra i Sibillini dopo essere stato accusato di omicidio.
Alma nasconde un segreto: il suo cervello presenta un’elevata concentrazione di sinapsi silenti (SSS – Silent Synapses Surplus), una condizione che potenzia i suoi sensi e le conferisce una memoria assoluta. Un dono che è anche una maledizione, poiché la condanna a ricordare ogni cosa, anche ciò che vorrebbe dimenticare.
L’indagine si concentra su diversi sospettati: Pietro Spaccaferro, un bracconiere; Tindaro Neri, un pastore; Ottavio, il bibliotecario locale; Clara Bolchi, una veterinaria; e lo stesso Folco Mancini. Con quest’ultimo, Alma sviluppa un’inaspettata connessione. Segnata dal tradimento paterno, non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi troppo, ma Folco è diverso. Da studioso di lupi, è l’unico in grado di comprendere la sua natura selvaggia: quella di una cacciatrice solitaria, guidata dall’istinto e da una sensorialità acutissima, sempre alla ricerca del controllo sul proprio territorio.
Mentre ogni sospettato sembra avere un movente plausibile, l’assassino resta inafferrabile. Solo il ritrovamento di una seconda vittima permetterà ad Alma di intravedere finalmente la verità…
Giuseppe Festa (Milano, 1972)è laureato in Scienze Naturali e si occupa di educazione ambientale. È fondatore e cantante dei Lingalad, con cui tiene concerti in Italia e all’estero. Protagonista e sceneggiatore del premiato film documentario Oltre la frontiera (un viaggio fra i cowboy e i nativi americani di oggi),è autore di diversi reportage sulla natura trasmessi dalla Rai. Per Salani ha pubblicato anche Il passaggio dell’orso (2013), La luna è dei lupi (2016), Cento passi per volare(2018), Incontri ravvicinati del terzo topo(2019), La notte dei cervi volanti (2023) e I lucci della via Lago (2021), con il quale ha vinto il Premio Rodari e il Bancarellino. Ha collaborato con National Geographic, Corriere della Sera e la Repubblica.
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