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Irene, ex condannata per l’omicidio dell’uomo che ha causato la morte di suo figlio, cerca di ricostruirsi una vita, ma il suo passato oscuro è pronto a riaffiorare.
Un giallo che spiazza, rivelando il grande talento di un’autrice che, dopo una vita da insegnante, ha scoperto la passione per la scrittura.
Irene ha ucciso, forse. Lo pensa lei, anche se la memoria di quella sera è confusa; lo pensa l’opinione pubblica, che l’ha subito etichettata come “l’Assassina”; e soprattutto lo pensa il giudice che l’ha condannata a quindici anni per l’omicidio dell’uomo responsabile della morte di suo figlio.
Ora, dopo aver scontato la lunga pena, Irene è finalmente libera e può tentare di ricostruirsi una vita. Dovrà farlo completamente da sola, poiché suo marito, ora ex, si è rifatto una famiglia. A Genova, però, tutti la considerano ancora “l’Assassina”, come dimostrano i biglietti anonimi che trova nella cassetta delle lettere.
L’unico possibile alleato che potrebbe aiutarla a restituirle la verità (e forse anche la pace) sembra essere un giornalista, Jansen, che aveva seguito il suo processo e che, saputo della sua scarcerazione, ha intenzione di scrivere un libro su di lei. Ma la verità ha sempre un prezzo molto alto da pagare.
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