Andrea Fazioli

Andrea Fazioli, nato nel 1978, vive a Bellinzona, nella Svizzera italiana. Guanda ha pubblicato L’uomo senza casa (2008, Premio Stresa di Narrativa, Premio Selezione Comisso), Come rapinare una banca svizzera (2009), La sparizione (2010, Premio Fenice Europa), Uno splendido inganno (2013), Il giudice e la rondine (2014), L’arte del fallimento (2016, Premio Fenice Europa), Gli svizzeri muoiono felici (2018) e Il commissario e la badante (2020). I suoi libri sono tradotti in varie lingue. Gestisce il blog andreafazioli.ch/blog
 

Gli svizzeri muoiono felici

Ugo Guanda Editore, 2018

 
L’investigatore privato Elia Contini è chiamato a occuparsi di un delicatissimo caso di scomparsa. Nel 1998 Eugenio Torres, noto medico, amante del trekking, fondatore di scuole in Niger, all’improvviso sparisce dalla faccia della terra. Vent’anni dopo, alla morte della moglie, i figli assumono Contini per tentare di capire che cosa sia accaduto al padre. Secondo alcune voci, il medico era fuggito in mezzo ai suoi protetti nel Sahara nigerino. E proprio dalla vastità del deserto, un giorno arriva in Svizzera un giovane migrante. Moussa ag Ibrahim appartiene al popolo tuareg e dichiara di avere prove che Torres è vivo e che ha bisogno di aiuto. L’investigatore e l’uomo del deserto formano così una coppia improbabile, che indagando nel passato scoprirà, dietro la scomparsa di Torres, un segreto pericoloso. Sullo sfondo del microcosmo svizzero si confrontano due culture radicalmente opposte. Ma sono poi davvero opposte? O forse invece esiste qualcosa in comune tra le vette innevate delle Alpi e le eterne distese del Sahara?

pp.288

Le strade oscure

Ugo Guanda Editore, 2022

In questo noir di atmosfera l’investigatore privato Elia Contini si muove nel confine ombroso dei frontalieri, tra Italia e Svizzera, in una terra di confine dove non solo si è svolto un efferato omicidio, ma dove si sviluppa anche una storia di soprusi e uno scandalo legato allo sfruttamento dei lavoratori.

Ogni giorno all’alba uomini e donne passano il confine tra Italia e Svizzera per andare al lavoro. Si chiamano “frontalieri” e sono decine di migliaia. Ernesto Magni è uno di loro. All’inizio tutto va bene, poi la sua vita prende una brutta piega, fra licenziamenti e divorzio, finché una mattina sul treno gli rubano il portafoglio.

Ernesto è sconvolto, anche se nessuno capisce il perché. Che cosa conteneva il portafoglio di tanto prezioso? Ernesto non dice niente a nessuno, ma si vede che ha paura. Si rivolge a Elia Contini, un piccolo investigatore privato. Quella che sembrava un’indagine da niente, quasi una formalità per rassicurare Ernesto, si tramuterà ben presto in un incubo. Ernesto muore in maniera violenta, mentre piano piano viene alla luce uno scandalo legato allo sfruttamento dei lavoratori. Contini si muove nel mondo dei frontalieri e degli imprenditori, scoprendo che anche oggi una linea di confine, com’è sempre accaduto nella storia dell’umanità, suscita incertezza, caos, violenza. La Lombardia e la Svizzera italiana, così vicine per lingua e cultura eppure separate da una frontiera, sono la terra d’ombra in cui – oltre al mistero di un efferato omicidio – si sviluppa una storia di soprusi economici, vecchie ruggini, violenza, ma anche slanci d’amore, tenerezza, intimità e la capacità di sperare nonostante tutto.

pp.320

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