Dario Fo

Dario Fo (1926-2016), premio Nobel per la letteratura nel 1997, ha pubblicato con Guanda: Il mondo secondo Fo. Conversazione con Giuseppina Manin, L’amore e lo sghignazzo, L’Apocalisse rimandata, Una vita all’improvvisa (con Franca Rame), La Bibbia dei villani, L’osceno è sacro, Il Boccaccio riveduto e scorretto, Il Paese dei misteri buffi (con Giuseppina Manin), Un clown vi seppellirà (con Giuseppina Manin), Ciulla, il grande malfattore (con Piero Sciotto), Storia proibita dell’America, Dario e Dio (con Giuseppina Manin), Quasi per caso una donna – Cristina di Svezia, Il Barbarossa e la beffa di Alessandria, Sant’Ambrogio e l’invenzione di Milano, Mistero buffo (edizione integrale), Morte accidentale di un anarchico, Ruzzante, Le Commedie (volume I), Arlecchino (con Franca Rame), Johan Padan a la descoverta de le Americhe (con Franca Rame), La figlia del papa e C’è un re pazzo in Danimarca.

Mistero buffo

Ugo Guanda Editore, 2018

Mistero buffo, il più noto degli spettacoli di Dario Fo, andò in scena quasi cinquant’anni fa, all’Università di Milano, e fu un’autentica rivoluzione. Per la prima volta la cultura popolare vissuta sotterraneamente dai tempi del Medioevo superava il limite invalicabile dell’accademia e diventava protagonista assoluta: i fabliaux e i misteri che i trovatori e i giullari avevano portato per mille anni sulle strade e nelle piazze d’Europa, con il loro carico di divertimento e di provocazione, trovavano nuova vita ed espressione, suscitando polemiche e accendendo entusiasmi. Da allora, nel gram­melot dei Comici dell’Arte reinventato da Fo con straordinaria maestria, si sono succedute migliaia di rappresentazioni in ogni parte del mondo, sempre introdotte da un prologo che collegava le indimenticabili storie – il primo irriverente miracolo di Gesù bambino, la ribellione di Maria sotto la Croce, il Matto che dà voce a tutti i «fuori dal coro», Bonifacio VIII che Dante mette nell’inferno – agli avvenimenti e ai fatti di cronaca dell’attualità.
Questa edizione integrale e definitiva raccoglie i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni fino all’ultima rappresentazione di Dario Fo, il 1° agosto 2016 all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

pp.432

Il 7 dicembre Milano festeggia il suo patrono, Ambrogio vescovo, con la première musicale al Teatro alla Scala, la fiera degli Oh bèj oh bèj e perfino un premio alle persone meritevoli, l’Ambrogino d’oro. Ma chi è davvero Ambrogio?
Di famiglia nobile e ricca, Ambrogio vive quasi in simbiosi con il fratello e il padre, che lo introduce alla vita politica. Ma presto un magistrale colpo di scena crea una svolta imprevista in una carriera che sembrava ben avviata: il giovane governatore si lascia subito convincere dalla folla plaudente a buttare all’aria la toga da principe del foro per calzare la papalina da vescovo di Milano. In poche parole, da ateo agnostico si trasforma di punto in bianco in pastore di anime; da rappresentante del potere imperiale a baluardo ed emblema della cristianità. È una metamorfosi sconcertante: Ambrogio studia, si applica, impara a tenere omelie e sermoni e, grazie alla passione mistica e all’intelligenza eccezionali, trasforma la dialettica d’avvocato in quella di retore di Dio.
Ne sortisce un personaggio straordinario e affascinante, raccontato in questo libro con lo sguardo smaliziato e anticonvenzionale di Dario Fo.

pp.240

La nascita della Repubblica milanese e del gran numero di Comuni lombardi che si costituirono dopo l’anno Mille è uno dei più importanti fenomeni di emancipazione civile ed economica dell’età medievale. Decisive sono state le loro battaglie contro Federico Barbarossa, feroce nemico della loro autonomia e dei loro ideali sociali e religiosi. Ed è proprio sul Barbarossa che Dario Fo punta il suo occhio critico e irriverente per portare alla luce, in questo romanzo inedito, un episodio esemplare, la singolarissima fondazione della città di Alessandria e la lotta che ha aperto la strada a un nuovo corso della storia d’Europa. Cancellando la cronaca ufficiale, forse troppo attenta a non gettare il ridicolo sul sovrano, l’autore fa spuntare dagli archivi un’altra verità e ricostruisce la vicenda di una «fantastica Alessandria galleggiante», capace di resistere per mesi all’esercito più potente del mondo occidentale, e di un imperatore con la tragicomica ossessione dell’acqua: una vicenda in cui l’ordinaria triste ingiustizia viene ribaltata e il tiranno, per una volta, sconfitto.

pp.160

Quasi per caso una donna

Ugo Guanda Editore, 2017

Colta e ribelle, ammirata e avversata, imprevedibile e coraggiosa. L’ultima eroina narrata da Dario Fo è una «regina impossibile»: Cristina di Svezia. Nata e cresciuta in un’Europa travolta dalla Guerra dei Trent’anni, Cristina si troverà più volte al crocevia di questioni religiose e di potere, di politica e di sesso, dando prova di essere una spericolata protagonista del suo tempo. Educata dal padre per sostenere il peso e le responsabilità di un ruolo tipicamente maschile, Cristina sceglierà di assumere atteggiamenti e abiti da uomo e amerà soprattutto le donne. Si circonderà di filosofi e artisti, da Cartesio a Pascal a Molière. Lasciato il trono di Svezia si convertirà al cattolicesimo per trasferirsi a Roma, dove darà vita al movimento artistico che, alla sua morte, nel 1689, porterà alla fondazione dell’Accademia dell’Arcadia. Dario Fo, dopo La figlia del papa, si dedica a un’altra grande figura femminile, una donna emancipata, che ha molto da raccontare al mondo di oggi. Fo le dà voce esaminando i testi storici, osservando i dipinti che la ritraggono, riprendendo le cronache dell’epoca, e soprattutto immaginandola, per farla rivivere in tutta la sua straordinaria unicità: indipendente e insofferente a ogni vincolo, in piena sintonia con la sua stessa, vulcanica vita.

pp.160

Darwin

Chiarelettere editore, 2016

“Quando mi trovo davanti a ogni realtà conclamata mi sorge sempre il dubbio che la verità sia un’altra.”
Charles Darwin
“Ho voluto raccontare la storia delle scoperte che il più grande scienziato ha assicurato al mondo intero.
Perché? Perché siamo ignoranti, in troppi non sappiamo da dove veniamo e perché.”
Dario Fo

Non finisce mai la voglia di Dario Fo di confrontarsi con il sapere e la storia per capire meglio l’uomo e il suo mondo. In questo caso per capire da dove veniamo e superare tutti i pregiudizi che abbiamo in testa, dettati dall’ignoranza. Ecco una risposta semplice, documentata e divertita a chi ancora oggi sostiene il creazionismo in polemica con Darwin e la teoria dell’evoluzione.
Vale la pena leggere queste pagine su un grande scienziato e viaggiatore instancabile, che dedicò la sua vita a scoprire come è fatto il mondo in cui viviamo e perché siamo così.
Anni passati in mare e in terre lontane a raccogliere conchiglie, coleotteri, crostacei, a studiare la vita degli insetti (soprattutto le formiche e la loro incredibile capacità organizzativa) e in genere di tutti gli animali considerati come nostri fratelli.
Da lì noi veniamo, come possiamo maltrattarli?
Strano: un teologo che diventa scienziato confutando le teorie deterministe della Bibbia, che dimostra che noi tutti siamo discendenti dello stesso ominide, siamo tutti uguali, e per questo combatte la tratta degli schiavi. Era troppo allora (subì attacchi violentissimi non solo dalla Chiesa) ma anche adesso Darwin dà fastidio e la sua teoria è contrastata, soprattutto in certi ambienti scolastici.
Una favola vera, di più di duecento anni fa, attualissima.

Dario Fo, premio Nobel per la Letteratura, è autore con Franca Rame di moltissime opere teatrali tradotte e recitate in tutto il mondo. Ha pubblicato per Chiarelettere “Il Grillo canta sempre al tramonto” (con Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo), “La figlia del papa” (9 edizioni), “C’è un re pazzo in Danimarca” (3 edizioni), “Razza di zingaro” (2 edizioni), “Nuovo manuale minimo dell’attore” (con Franca Rame). Recentemente per Guanda ha pubblicato “Dario e Dio” (con Giuseppina Manin).

pp.128

Dario e Dio

Ugo Guanda Editore, 2016

Maestro di teatro e di letteratura, Dario Fo da sempre è un ateo militante, ma anche un curioso del sacro, che ha esplorato a più riprese in molte opere, a cominciare dal suo capolavoro, Mistero buffo. Il sacro, la Chiesa, i santi e i fanti nel corso del tempo sono stati non soltanto i suoi bersagli, ma i suoi interlocutori privilegiati. Dall’immenso patrimonio dei testi ufficiali e apocrifi, della cultura popolare, dell’arte visiva ha tratto spunto per riletture personalissime della Bibbia e dei Vangeli, della figura di Maria, del rapporto di Gesù con le donne, dell’invenzione della Chiesa e delle sue tante malefatte. Tutto questo con ironia provocatoria, mai blasfema o irrispettosa. E ora, arrivato ai novant’anni, Dario Fo decide di tirare le somme della sua lunga e avventurosa esplorazione nei misteri più o meno buffi della fede e della religiosità. Sollecitato da Giuseppina Manin, si diverte a fare i conti a modo suo con Dio e quel che ne consegue: dalla Genesi all’Apocalisse, dall’Inferno al Paradiso, dal Regno dei Cieli a quello degli uomini.

pp.192

Storia proibita dell'America

Ugo Guanda Editore, 2015

I film di Hollywood raccontano le vicende degli indiani sconfitti. Ma ignorano la storia dell’unica tribù che non si arrese mai: i Seminole, una società matriarcale e pacifica, nemica della schiavitù, con protagonisti indimenticabili. Come John Horse, un nero scatenato capace di truffare i bianchi e di conquistare alla causa del suo popolo gli schiavi delle piantagioni facendo comizi-spettacolo. O come Mae Tiger, condottiera meticcia che organizzerà una decisa ed energica azione culturale. O James Billie, veterano seminole del Vietnam che dovrà affrontare, al ritorno in patria, il nemico più insidioso, la droga, e per difendere la sua gente sbaraglierà le truppe del narcotraffico. Un’incredibile storia di resistenza umana e comunitaria lunga secoli, dai primi insediamenti in Florida allo sbarco dei conquistadores spagnoli, alle battaglie contro le truppe inglesi e poi statunitensi, scritta come un romanzo da un grande ribelle del nostro tempo.

pp.192

Razza di zingaro

Chiarelettere editore, 2016

Lui è Johann Trollmann (1907-1943), pugile sinti nella Germania nazista, il più bravo di tutti, ma c’è un particolare: è uno zingaro.
La vita di Johann comincia subito di corsa, da quando, bambino, scopre la boxe e sale sul ring portando con sé i valori e la tradizione della sua gente, e guadagnando strepitose vittorie, una più emozionante dell’altra, con il pubblico (soprattutto femminile) in visibilio. Ma uno zingaro non è come gli altri tedeschi: come può rappresentare la grande Germania alle Olimpiadi del 1928? Le strade del successo ben presto gli vengono sbarrate, il clima politico peggiora, il nazismo travolge tutto, anche la sua vita e quella della sua famiglia. Non importa che Johann sia il più bravo, il titolo di campione dei pesi mediomassimi gli verrà negato, nonostante la vittoria sul ring.
Da quel momento la sua vita diventa impossibile: prima il divorzio cui è costretto per salvare la moglie e la figlia, poi la sterilizzazione, la guerra cui partecipa come soldato e infine il campo di concentramento e l’ultima sfida, quella decisiva, contro il kapò, che vincerà, e per questo sarà punito. Con la morte.
Dario Fo, grazie a una ricerca meticolosa e storicamente ineccepibile di Paolo Cagna Ninchi, ancora una volta recupera una vicenda vera e dimenticata e la propone in una vibrante ricostruzione narrativa alla nostra attenzione distratta: un modo efficacissimo per parlare indirettamente del presente che non vogliamo vedere. Solo di recente la Germania ha riconosciuto il valore e l’autenticità di questa storia consegnando alla famiglia Trollmann la corona di campione dei pesi mediomassimi negata a Johann ottant’anni prima.

Dario Fo, premio Nobel per la letteratura, ha pubblicato per Chiarelettere “LA FIGLIA DEL PAPA” (2014), “C’È UN RE PAZZO IN DANIMARCA” (2015), “UN UOMO BRUCIATO VIVO” (con Florina Cazacu, 2015), “NUOVO MANUALE MINIMO DELL’ATTORE” (con Franca Rame, 2015). Recentemente per Guanda editore ha pubblicato “CIULLA, IL GRANDE MALFATTORE” (con Piero Sciotto, 2014) e “STORIA PROIBITA DELL’AMERICA” (2015). Nel frattempo continua la sua attività pittorica con mostre ed esposizioni in varie città, non solo italiane. Le sue commedie continuano a essere rappresentate in tutto il mondo. Dopo “FRANCESCO” Dario Fo ha portato con successo sugli schermi di Rai 1 la storia della Callas nello spettacolo omonimo con Paola Cortellesi.

pp.176

Nuovo manuale minimo dell'attore

Chiarelettere editore, 2015

In uscita il 27 Agosto

Molto più di un manuale, di una guida, di uno strumento. UNA STORIA DI VITA E DI PASSIONE. Questo nuovo libro, da anni in attesa di essere scritto e già pensato con la moglie Franca, vede ora finalmente la luce. Viene così mantenuta la promessa fatta dai due attori alle tantissime persone che attendevano la seconda puntata di MANUALE MINIMO DELL’ATTORE, pubblicato nel 1987. Qui ci sono la vita e il teatro insieme, c’è l’Italia degli anni del dopoguerra e degli anni Settanta, dilaniata dal terrorismo però spinta da una fortissima TENSIONE IDEALE, motore di tutte le commedie che Franca e Dario portavano in scena nei teatri di periferia di tutt’Italia con enorme successo. Loro che a un certo punto erano stati espulsi dai teatri stabili, dalla radio e dalla televisione. Gli incontri e la collaborazione con BECKETT, STREHLER, ABBADO, SARTRE, la prima di MISTERO BUFFO a Parigi con un grammelot reinventato alla francese, le provocazioni in sala con gli attori sparsi tra il pubblico stupito e incredulo, I TRUCCHI E I SUGGERIMENTI di Franca quando viene a mancare la battuta, le geniali trovate sceniche di allestimenti di spettacoli che portavano sul palco l’attualità evitando il didascalismo e l’ovvio. Infine il viaggio in Cina e la scoperta di quel teatro e delle contraddizioni di quella società. Quante storie, quanto vissuto, quanto teatro. E QUANTE RISATE. Tra censure, sghignazzi e storie incredibili (quella volta che uno spettatore morì davvero dal ridere). Tutto in una cavalcata fantastica in cui ogni circostanza è filtrata attraverso l’emozione del momento, e il ricordo diventa rinnovato impegno per continuare a fare della vita un teatro che sia testimonianza del destino e della storia di ciascuno di noi.

pp.240

La figlia del papa

Chiarelettere editore, 2014

“Figlia di un papa, tre volte moglie (un marito assassinato), un figlio illegittimo… tutto in soli 39 anni, in pieno Rinascimento. Una vita incredibile, da raccontare. Ci hanno provato scrittori, filosofi, storici. Di recente sono state dedicate a Lucrezia serie televisive di successo in Italia e all’estero. Ora, eccezionalmente, il premio Nobel Dario Fo, staccandosi da ricostruzioni scandalistiche o puramente storiche, ci rivela in un romanzo tutta l’umanità di Lucrezia liberandola dal cliché di donna dissoluta e incestuosa e calandola nel contesto storico di allora e nella vita quotidiana. Ecco il fascino delle corti rinascimentali con il papa Alessandro VI, il più corrotto dei pontefici, il diabolico fratello Cesare, e poi i mariti di Lucrezia, cacciati, uccisi, umiliati, e i suoi amanti, primo fra tutti Pietro Bembo, con il quale condivideva l’amore per l’arte e, in particolare, per la poesia e il teatro. Tutti pedine dei giochi del potere, il più spietato. Una vera accademia del nepotismo e dell’osceno, tra festini e orge. Come oggi. Perché il romanzo della famiglia dei Borgia è soprattutto la maschera del nostro tempo che, visto attraverso il filtro di quel periodo, ci appare ancora più desolante e corrotto.”

pp.208

C'è un re pazzo in Danimarca

Chiarelettere editore, 2015

«La vicenda di “C’è un re pazzo in Danimarca” è invasa da personaggi a dir poco eccezionali.»
Dario Fo
 
Una storia d’amore, un intrigo di potere affascinante e coinvolgente che Dario Fo ricostruisce in forma di romanzo attraverso i diari segreti dei suoi protagonisti.
 
Una storia d’amore e di follia. Un sogno rivoluzionario che diventa realtà. Ecco il nuovo romanzo storico di Dario Fo ambientato nella Danimarca del Settecento, protagonisti il giovane re pazzo, Cristiano VII, la sposa quindicenne, Carolina Matilde di Gran Bretagna, il suo amante, il medico Johann Friedrich Struensee, e il figlio del re, Federico.
Una storia poco conosciuta. Dario Fo ha recuperato documenti inediti e alcuni diari segreti grazie ai quali ha potuto ricostruire il puzzle di una vicenda drammatica che intreccia meravigliosamente ideali politici, passione amorosa e lotta per il potere. Ma tutti gli ingredienti di questo romanzo sono eccezionali.
A volte la storia può cambiare strada a causa di eventi imprevedibili come la follia. In questo caso la follia di un re unita alla carica utopica di un medico, illuminista e rivoluzionario, e alla complicità della giovane principessa. Tutti e tre insieme, in un triangolo d’amore disperato, avviano riforme rivoluzionarie inimmaginabili allora come l’abolizione della tortura, la libertà di stampa, l’abbattimento dei privilegi di casta, la promozione della cultura e dell’istruzione.
Un colpo di stato orchestrato dalla regina madre e dalla corte porterà il medico alla forca e la principessa all’esilio, privata dei figli. Ma il sogno della rivoluzione, sebbene soffocato, non muore: sarà il giovane federico a portare avanti i principi liberali assumendo il potere. Così la Danimarca potrà rendere concreti gli ideali illuministi e diventare uno Stato moderno. Una pagina di storia memorabile, una favola vera.

pp.160

Usiamo i cookie.

Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Utilizzando questo sito, acconsenti agli utilizzi di cookies descritti nella nostra Cookie Policy. Prendi visione anche della nostra Privacy Policy.