Lisa Laffi

Lisa Laffi è laureata in Conservazione dei Beni Culturali e vive a Imola, dove fa l’insegnante. È autrice teatrale e di saggi di Storia. Con Tre60 ha pubblicato i romanzi L’ultimo segreto di Botticelli, La regina senza corona, giunto al secondo posto al concorso indetto dalla rivista Robinson come migliore biografia del 2020, L’erborista di corte, La dama dei gelsomini e La morte dipinta. Ha vinto i premi «Verbania for Women», «Alberoandronico» e «Terra di Guido Cavani».

1483: Margherita ha solo tre anni quando il padre, Massimiliano d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero, la promette in sposa a Carlo VIII, re di Francia, per porre fine ai contrasti tra francesi e fiamminghi. Nello splendido castello di Amboise, la duchessa cresce spensierata, ma quando, anni dopo, Carlo VIII stipula per sé un accordo matrimoniale più vantaggioso, a Margherita non resta che tornare nelle Fiandre.
Finalmente può dedicarsi anima e corpo alla sua passione principale, l’arte, e così conosce Conrad Meit, scultore che apprezza e di cui s’innamora perdutamente. L’imperatore, però, sta già stringendo una nuova alleanza matrimoniale, che la porterà a indossare la corona di Spagna. Ancora una volta lontana da casa, Margherita trascorre un periodo felice con il marito, il Principe delle Asturie. Ma Giovanni è fragile e malato, e pochi mesi dopo la ragazza è vedova.
Tornata nelle Fiandre, Margherita lentamente ritrova la serenità. Ha imparato che una donna può essere artefice del proprio destino, e sceglie di essere “sovrana” in campo artistico. Ma l’imperatore del Sacro Romano Impero non può accettare che Margherita rinunci al suo destino di regina…
Tra amori, intrighi di palazzo e una grande passione per l’arte, il ritratto di una donna coraggiosa che ha sfidato le regole del suo tempo, mostrando a tutti le qualità davvero necessarie per essere regina.

pp.312

La morte dipinta

Tre60, 2024

Un killer efferato si ispira per i suoi delitti ai grandi capolavori dei maestri dell’Arte, da Botticelli a Caravaggio. Un’esperta d’arte, che si chiama Artemisia Gentileschi proprio come la famosa pittrice del Seicento, è costretta ad indagare.

Milano, oggi. A distanza di quattro secoli dalla sua antenata pittrice, Artemisia Gentileschi ha trentadue anni e da qualche anno dirige uno dei più apprezzati musei milanesi, il Poldi Pezzoli.  Single, indipendente e con una carriera avviata che le consente di coltivare la propria passione per l’arte, Artemisia ha una vita tranquilla, almeno sino a quando riceve alcune lettere anonime accompagnate da foto agghiaccianti. Qualcuno ha ucciso due persone e le ha utilizzate come macabri burattini per rappresentare un quadro di Botticelli, La Calunnia. E purtroppo questo è solo il primo di una serie di omicidi ispirati a opere di pittori famosi. Facendo sfoggio della propria efferatezza ma anche della propria conoscenza dell’arte, il killer ingaggia Artemisia in una macabra caccia al tesoro. E chi meglio di un’esperta d’arte può capire quale sarà la prossima mossa dell’assassino?

pp.352

Usiamo i cookie.

Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Utilizzando questo sito, acconsenti agli utilizzi di cookies descritti nella nostra Cookie Policy. Prendi visione anche della nostra Privacy Policy.