Stefania Spanò

Nannina

Garzanti, 2023

Stephanie è una bambina di dieci anni della periferia violenta di Napoli che già sa che la sua unica difesa contro il mondo sono le parole. Gliel’ha insegnato la nonna Nannina, una cantastorie che ha regalato speranza finché qualcuno non l’ha messa tacere.

Due protagoniste, due generazioni. Una grande narrazione popolare.

Napoli. Stephanie ha dieci anni e ogni volta che torna a casa si lamenta con sua madre perché i suoi cugini giocano all’aperto e lei no. Il motivo è semplice: loro possono perché sono maschi, lei invece è una femmina. Si mette quindi a leggere sul balcone, l’unico spazio esterno dove i genitori le concedono di stare. Stephanie studia perché sa che le parole sono l’unica difesa contro il mondo. Gliel’ha detto la nonna Nannina che fa la cantastorie. Per alcuni è solo una vecchia pazza, ma per altri è ben altro. Con le sue storie Nannina ha regalato spazio a chi non l’aveva, ha donato un’identità e una dignità alle madri sfiancate dalla miseria e dalla protervia degli uomini, ha fatto ridere e piangere. Fino al giorno in cui qualcuno ne ha avuto abbastanza e Nannina è stata messa a tacere. Adesso spetta alla nipote Stephanie riprendere la sua voce e trovare nelle storie il suo riscatto, quello di una ragazza che ha un sogno: studiare e scoprire la libertà.

Stefania Spanò è cantastorie, interprete Lis e insegnante di italiano e storia nella scuola secondaria di primo grado. Conduce da anni laboratori di teatro, scrittura creativa, comunicazione empatica e poesia visiva nelle periferie turbolente dell’hinterland napoletano, nel resto di Italia e all’estero. Come cantastorie porta in giro i racconti della tradizione di famiglia. Questo è il suo primo romanzo.

Pagine: 224

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