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Costanza Rizzacasa d’Orsogna, scrittrice, giornalista e saggista, lavora al Corriere della Sera, dove si occupa di letteratura e cultura americane per il supplemento la Lettura. Ha curato Storia di mio padre di Stefano Cagliari (Longanesi 2018) e nel 2020 ha pubblicato per Guanda il suo primo romanzo, Non superare le dosi consigliate. Storia di Milo, il gatto che non sapeva saltare (Guanda 2018), è uscito anche in Thailandia e in Corea del Sud. E’ del 2021 la seconda avventura: Storia di Milo, il gatto che andò al Polo Sud.
Milo è un gattino handicappato: una favola per tutte le età che parla di amicizia, amore e resilienza.
Milo è un gattino nero, nato per strada in circostanze travagliate. La solitudine lo costringe a crescere in fretta, anche se appare tanto fragile e minuto. E con quel difetto, per di più, di camminare a zig-zag, tutto traballante.
Ma lui non si sente diverso dagli altri e, in una notte di temporale, decide di provarci: di darsi lo slancio verso la grande avventura della vita. L’incontro con una ragazza – che forse aspettava proprio lui – gli rivelerà il significato della parola casa.
Con affetto e pazienza, la mamma umana lo sosterrà nei suoi goffi tentativi di imparare a saltare. Intorno a loro, tanti nuovi amici: il gabbiano Virgilio, lo scorpioncino G-Attila, il riccio Giulia, l’astice senza una chela…
Grazie a tutti loro, Milo scoprirà che si può trasformare la fragilità in forza e che non c’è molta differenza tra essere diverso e essere speciale.
pp.112
Un romanzo crudo e potente su un tema di cui nessuno parla: l’obesità, tra bullismo, autolesionismo, pregiudizi, perfezionismo e accettazione. Un libro sulle dipendenze – dal cibo, dall’amore, dai farmaci – che scardina tutti gli stereotipi.
«Due dita in gola, è così facile, mi dice mia madre. M’incoraggia. Non mi ha insegnato a truccarmi, ma mi ha insegnato a vomitare»
C’è un peso che non si può perdere, anche quando l’hai perso tutto. Matilde lo sa: ha cominciato a ingrassare quando aveva sei anni, ed è affamata da una vita. A sedici anni pesa 80 chili, a diciotto 48. Lassativi, diuretici, crisi di vomito incoercibile. Finché, dopo una relazione violenta, supera i 130 chili. Così obesa da non trovare scarpe o reggiseni che le stiano, da non riuscire a infilarsi le calze. Così obesa che teme di rompere le sedie. E quando esce di casa, c’è sempre qualcuno che la guarda con disprezzo, che vuol dirle a tutti i costi che ha un problema, dirle cosa debba fare e come debba essere. Così Matilde si chiude in casa per tre anni, usa il delivery per tutto e sui social si finge normale. Ma che vuol dire normale?
pp.256
Come fanno un gattino disabile, una ragazza e un pinguino ad arrivare da soli fino al Polo Sud? Una favola per tutte le età che parla di amicizia, coraggio e libertà.
Che cos’è il coraggio? Che cos’è la libertà? Sono passati tre anni, Milo e la sua mamma umana si sono trasferiti in una casetta vicino al mare. Anche se non ha mai imparato del tutto a saltare e a camminare diritto, il gattino, sempre più sicuro di sé, si spinge a f are lunghe passeggiate fino alla spiaggia, dove un giorno incontra un cucciolo di pinguino imperatore, strappato al Polo Sud da contrabbandieri senza scrupoli. Milo si commuove, decide di aiutarlo. Ma come faranno un gatto disabile, una ragazza e un pinguino ad affrontare un viaggio così lungo? Da Roma a Buenos Aires e poi giù fino alla Terra del Fuoco e finalmente in Antartide, scopriranno un mondo sempre più minacciato dall’uomo. Un viaggio ai confini delle nostre paure, durante il quale Milo incontrerà animali solo all’apparenza feroci – tra loro un’orca, un condor, un giaguaro – che hanno una storia da raccontare e tanto bisogno di amicizia. Il nostro gattino dal cuore grande non si tirerà indietro e scoprirà che, se ci crediamo davvero, non c’è nulla di impossibile.
pp.128
Dopo le prime due avventure, Milo, il gattino disabile che non sa saltare, torna con una nuova avventura all’insegna dell’incontro e della diversità, questa volta su Plutone, come ambasciatore interplanetario.
Su Plutone, una sonda ha rilevato l’esistenza di un popolo di piccoli animaletti pelosi senzienti. Tutti concordano sul fatto che un umano rischierebbe di spaventarli, compromettendo per sempre i rapporti tra le due specie. Occorre inviare qualcuno che faccia da tramite, un esperto di comunicazione, un esempio di fratellanza. E la Nasa pensa a Milo, il gatto disabile sempre coraggioso e solidale con tutti, per la prima missione spaziale in cui un animale non farà da cavia, ma sarà un prezioso collaboratore. Durante il lungo viaggio stellare, punteggiato da straordinari incontri con gli abitanti dello spazio, Milo farà tappa anche nel Paradiso degli animali, dove incontrerà alcuni vecchi amici che non ci sono più. E, alla fine, tornerà a casa, sentendosi più ricco e meno diverso che mai.
«La storia di Milo si trasforma da favola per bambini a un manuale per adulti: ai primi insegna che il diverso non esiste e che non esistono limiti che non possano essere superati con l’impegno e la costanza (e alcuni amici); ai secondi che forse è tempo di guardare oltre i luoghi comuni.»
Il Sole 24 Ore
pp.124
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